Blauburgundermagazin
I vincitori dell’edizione 2020!
LUDWIG DI ELENA WALCH È IL MIGLIOR PINOT NERO ITALIANO 2020
Il Pinot nero di Elena Walch vince il 19º Concorso nazionale del Pinot nero d’Italia.
Piazzamenti per Cantina Terlano, Tiefenbrunner e Cantina Andriano.
Appuntamento dal 15 al 17 maggio 2021 con le prossime GIORNATE DEL PINOT NERO.
Si è svolta venerdì 10 luglio la cerimonia di premiazione del 19º Concorso nazionale del Pinot nero d’Italia.
Questo è il podio della competizione, riservata all’annata 2017:
- Elena Walch, Pinot Nero “Ludwig” – 90,3/100 punti
- Cantina Terlano, Südtiroler Pinot noir “Monticol” Riserva – 89,1/100 punti
- Tiefenbrunner, “Linticlarus” Blauburgunder Riserva – 88,5/100 punti
a pari merito con Cantina Andriano, Pinot nero “Anrar” – 88,5/100 punti.
Le prime dieci posizioni sono racchiuse entro soli 4 centesimi, a riflettere un’edizione di alto livello qualitativo che ha visto giungere in finale ben 21 vini provenienti da Alto Adige, Trentino e Lombardia.
Il Concorso 2020 è andato in scena a Montagna (BZ) il 5 e 6 marzo scorsi, pochi giorni prima che in tutta Italia venisse attivato il lockdown per arginare l’epidemia da Covid-19. La 22ª edizione delle Giornate del Pinot nero, la manifestazione rivolta ai tanti appassionati del nobile vitigno che si doveva svolgere come tradizione nel mese di maggio, è stata invece annullata.
Folto il gruppo dei Pinot neri in gara, 81, tutti italiani naturalmente, in arrivo da 10 diversi territori vitivinicoli: Friuli Venezia Giulia, Trentino, Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Toscana, Umbria, Abruzzo e Sicilia.
A valutare la qualità di questi vini il Comitato Organizzatore ha chiamato quest’anno 30 tecnici qualificati, esclusivamente enologi ed enotecnici, da Lombardia, Friuli V.G., Trentino, Alto Adige, Piemonte e Toscana; i quali hanno affrontato due giorni di assaggi coordinati da Ulrich Pedri del Centro Sperimentale Laimburg.
Marc Pfitscher, giovane nuovo vice-presidente del Comitato nonché responsabile dell’organizzazione del Concorso, spiega: ”il nostro obiettivo è quello di puntare sulla qualità tecnica dei giurati, sulle loro competenze e la conoscenza del vitigno. In questa direzione ci eravamo mossi già lo scorso anno con la decisione di ripristinare la degustazione individuale, che vede presentati in assaggio ad ogni giurato vini diversi e in sequenza diversa, naturalmente sempre alla cieca. In totale ogni degustatore ha valutato 45 vini (su 81) nel primo giorno, e tutti i 21 finalisti nel secondo giorno. In più quest’anno la novità è stata la scelta di ricavare il risultato finale dal calcolo della media aritmetica delle valutazioni di entrambe le giornate. Siamo fiduciosi che queste migliorie rendano ancor più efficace il nostro costante impegno per accrescere il valore tecnico della giuria, la sua precisione e la rappresentatività a livello nazionale”.
Pfitscher conclude con una doverosa riflessione su questa situazione, che non ha ovviamente precedenti in oltre vent’anni di storia delle GIORNATE DEL PINOT NERO: “è stato davvero triste non poter condividere gli assaggi di questi 81 Pinot neri italiani con i molti intenditori che partecipano alla nostra manifestazione in maniera sempre appassionata e attenta. Ci sono mancate le loro opinioni e il loro feedback sull’evoluzione della qualità dei vini ottenuti da questo vitigno così nobile ed esigente.
L’appuntamento però è solo rimandato al prossimo anno, quando ci ritroveremo dal 15 al 17 maggio per celebrare degnamente il re dei vini”.